Grand Prix Feiea 2017

Ascai e Tim a Parigi
per Valorizzare la
Comunicazione interna


Presentati i primi risultati della ricerca ascai-unicatt sulla comunicazione interna
nelle imprese europee, accompagnati da una best practice tim IN TEMA DI ENGAGEMENT.
Honour diploma alla carriera ad andrea zorzi, responsabile ic di intesa sanpaolo


Successo e consensi per l'Italia in occasione dell'ultima edizione del Grand Prix europeo della comunicazione interna organizzato da Feiea a Parigi l'8 febbraio, a bordo del caratteristico bateau mouche in navigazione sulla Senna. Alla presenza di una folta rappresentanza di importanti aziende provenienti da dieci nazione d'Europa, Ascai e Tim hanno offerto una testimonianza molto apprezzata della qualità e professionalità che distingue la comunicazione azienda-dipendenti nel nostro Paese.
Il meeting è stato l'occasione per fornire un'anticipazione dei primi risultati della Ricerca europea sulla comunicazione interna condotta da Ascai e Università Cattolica, il cui Report sarà ufficialmente presentato ai Soci in occasione dell'annuale raduno di Fiesole in programma il 26 e 27 aprile.

La comunicazione interna in Europa
Nel corso dell'evento, il Consigliere di Ascai, Massimo Greggia, ha posto l'accento sulle principali evidenze emerse dall'indagine, alla quale hanno partecipato 450 imprese di dodici Paesi, che occupano complessivamente circa 2 milioni 200 mila dipendenti e che negli ultimi tre anni hanno dichiarato nel 90 per cento dei casi di aver affrontato situazioni di criticità, legate principalmente a riorganizzazioni e a trasformazioni societarie. 
Una prima elaborazione delle indicazioni pervenute dai Comunicatori (responsabili di una Funzione dedicata nel 60 per cento dei casi) in risposta alle 36 domande previste da un questionario online diffuso tra maggio e luglio dello scorso anno, ha consentito di identificare tre obiettivi fondamentali che ispirano le attività di comunicazione interna in Europa: promozione della cultura e dell'identità aziendale; condivisione di risultati e performance; engagement e motivazione. Decisamente più scarso risulta invece il sostegno ad obiettivi economici, di vantaggio competitivo, di riduzione dei costi e di incremento della produttività dei dipendenti.
In merito agli strumenti adottati dalle imprese europee, si conferma l'assoluto dominio delle intranet, seguite a ruota dagli eventi face to face e dai digital media (eMagazine, eNewsletter, etc.), mentre sono ritenuti meno importanti radio e business tv, blogs ed eventi online (webinars, web conferencing, etc).
Sul fronte del monitoraggio e della misurazione prevale ancora in larga parte la tendenza ad adottare metodologie di tipo quantitativo, più che qualitativo, rivolte principalmente alla frequenza d'uso delle intranet, alla verifica del grado di soddisfazione dei dipendenti e di una loro comprensione dei messaggi chiave, relegando decisamente in secondo piano l'analisi degli effetti legati ad obiettivi strategici e finanziari dell'impresa.
Quanto alla figura e al sentiment del comunicatore interno, la ricerca ha individuato tre motivi di soddisfazione legati a una indiscutibile passione per una professione fortemente dinamica, al feedback positivo delle persone che lavorano in azienda e  all'apprezzamento da parte del top management. Non mancano tuttavia anche fattori di insoddisfazione, riferibili alle ridotte opportunità di carriera, alla insufficiente formazione professionale e a uno scarso equilibrio tra tempi di vita e di lavoro.

Il Progetto 'CarPool Job' di Tim 
Tra i vari interventi che hanno animato il 'Finest Feiea 2017' a Parigi, Ascai ha avuto il grande piacere di proporre la testimonianza di Paola Foglia, Brand Strategy & Media, Internal Identity di Tim. A lei in particolare il merito di aver completamente rapito l'attenzione dei partecipanti attraverso il racconto di un originalissimo progetto di comunicazione interna che l'impresa italiana di telecomunicazioni ha lanciato facendo leva sull'entusiasmo, sulla disponibilità e sulla bravura dei propri dipendenti. 'Carpool Job', questo il nome di una webserie a puntate, è stata infatti realizzata proprio con loro come protagonisti veri e non attori, che si sono messi in gioco per far conoscere l’azienda a chi ne fa parte e creare engagement. Il tutto attraverso un disinvolto dialogo in macchina, in coppia, attraverso tante città, per raccontare tantissime persone e molti mestieri diversi.

The Social Challenge
Alle criticità ed opportunità, relazionali quanto operative, che social media e web application generano oggi sul fronte della comunicazione interna è stata indirizzata infine la riflessione che Maurizio Incletolli ha rivolto ai presenti al Grand Prix, attraverso un breve intervento di saluto a chiusura dell'evento.
Muovendo dalla premessa secondo cui il successo o l'insuccesso del fenomeno social non dipendono unicamente dal gap generazionale che oggi nelle aziende ne rallenta in parte il deciso decollo, il Presidente di Ascai ha richiamato piuttosto l'attenzione sul problema, essenzialmente culturale, legato a una sorta di doppia diffidenza: da parte di un certo management, che ritiene il fenomeno difficilmente controllabile in azienda, specie se visto come forma di emulazione dei social esterni;  da parte di una larga percentuale di quanti lavorano in azienda, timorosi che una loro piena libertà di espressione attraverso i social interni possa pregiudicare la valutazione nei loro confronti.
Ma come la pensano i comunicatori italiani? Almeno tre risposte convincenti sono emerse da un recente sondaggio condotto da Ascai presso i soci in occasione dell'annuale meeting 'ComunicaImpresa'. Sebbene molti siano convinti che i corporate social media giocheranno un ruolo fondamentale nel favorire i rapporti interpersonali e nel far emergere il patrimonio culturale di ogni persona, non sono di meno coloro che ritengono che quanto prima si debba prevedere un serie di regole fondamentali che ne garantiscano un uso corretto. Un altrettanto significativo numero comunicatori è infine convinto che, in considerazione della continua proliferazione di strumenti social, il futuro di questi e degli stessi media tradizionali li vedrà assorbiti in un'unica 'Social intranet' multifunzionale.